Dopo le scosse del 30 ottobre e giorni seguenti, il Governo vara un nuovo decreto e il cosiddetto Fondo Renzi: stanno per arrivare 47,5 miliardi di euro per sicurezza del territorio, antisismica, trasporti e nuove tecnologie. Clicca qui per tutti i dettagli sul nuovo Decreto Terremoto.
Le novità su ecobonus 65% e sisma bonus sono state inserite nella Legge di Bilancio (il cui testo è uscito il 26 ottobre 2016), e il primo Decreto Terremoto, quello che segue alla scosse del 24 agosto, è in vigore dal 19 ottobre scorso.
Arrivano due importanti novità:
– applicare lo sconto diretto a tutti i proprietari di appartamenti in condominio, che siano incapienti o meno
– anche la parte del 35% a carico dei privati verrebbe anticipata dal fondo tramite la Esco, e ripagandosi con il risparmio energetico sulle future bollette.
In campo l’ipotesi di applicare questo meccanismo anche per l’antisismica, allargandolo alle seconde case, in modo da avere la possibilità di fare interventi anche nei condomini. Oggi lo sconto del 65% in zone 1 e 2 e per le prime case.
L’anticipo del 35% funziona per l’antisismico solo se abbinato al risparmio energetico.
Il Governo, nella Legge di Stabilità, ha esteso al 2017 la detrazione 65% per gli interventi di efficienza energetica, che varrà anche per quelli di adeguamento sismico. Leggi tutti i dettagli.
Ecobonus 65% e Sismabonus
Vengono proposte due importanti novità:
– applicare lo sconto diretto a tutti i proprietari di appartamenti in condominio, che siano incapienti o meno
– anche la parte del 35% a carico dei privati verrebbe anticipata dal fondo tramite la Esco, e ripagandosi con il risparmio energetico sulle future bollette.
Il Sismabonus avrà percentuali anche superiori al 65% e sarà esteso alle seconde case. Quel che è certo (su conferma del premier Renzi il 23 settembre in conferenza stampa) è che la detrazione 65% varrà sia per gli interventi di efficienza energetica sia per quelli di adeguamento sismico.
A beneficiare del Sismabonus saranno anche le seconde case, i condomìni e gli enti locali che dovranno mettere in sicurezza gli edifici pubblici.
Per sfruttare la Detrazione 65% sull’adeguamento sismico degli edifici è necessario che:
1. Gli edifici siano adibiti ad abitazione principale o a attività produttive
2. Gli edifici ricadano nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2) individuate dall’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3274/2003
Ristruttuzione sismica edifici: detrazione 50%
Un intervento di messa in sicurezza e di ristrutturazione sismica degli edifici storici errato può provocare più danni dell’evento calamitoso stesso o comunque aggravarne gli effetti. Per approfondire leggi Ristrutturazione, interventi per messa in sicurezza di edifici storici
La detrazione 50% per la riqualificazione degli edifici è riconosciuto anche per questo tipo di interventi dopo un terremoto. Bisogna adeguare l’edifici secondo le norme antisismiche in vigore. Oltre ai lavori sono agevolate le spese per la produzione della documentazione obbligatoria per comprovare la sicurezza statica. La detrazione del 50% copre le spese fino a 96mila euro ed è rimborsata in dieci anni ed è valido fino al 31 dicembre 2016, salvo ulteriori proroghe.
Bonus antisismica alberghi: detrazione 30%
Un credito di imposta del 30% è destinato alle strutture alberghiere (leggi di più). Introdotto dal Decreto ArtBonus (Legge 106/2014), vale per gli alberghi con almeno sette camere, compresi villaggi-albergo, residenze turistiche, alberghi diffusi, esistenti al 1° gennaio 2012 e per spese fino a 200mila euro nel triennio 2014-2016. Il rimborso avviene in tre rate annuali e non è cumulabile con altre agevolazioni.
Gli interventi agevolati sono quelli di manutenzione straordianria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia – per capire quali interventi nello specifico si veda l’articolo 3, comma 1 lettere b), c) e d) del Testo Unico dell’edilizia (Dpr 380/2001).
Consolidamento e adeguamento alla normativa antisismica rientrano nella detrazione 30% per le strutture alberghiere.
Le zone di pericolosità sismica
La classificazione sismica dell’Italia operata con l’Ordinanza 3274/2003 elimina la categoria “non classificato”e introduce quattro zone di pericolosità sismica decrescente:
Zona 1 – È la zona più pericolosa, dove possono verificarsi forti terremoti (rientra nella Detrazione 65% adeguamento sismico edifici esistenti)
Zona 2 – Nei Comuni inseriti in questa zona possono verificarsi terremoti abbastanza forti (rientra nella Detrazione 65% adeguamento sismico)
Zona 3 – I Comuni inseriti in questa zona possono essere soggetti a scuotimenti modesti
Zona 4 – È la zona meno pericolosa